30.03.2020

Emergenza sanitaria ed economia: il presidente Plinio Vanini rilancia le richieste al Governo

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Emergenza sanitaria ed economia: il presidente Plinio Vanini rilancia le richieste al Governo

Il settore Automotive conta globalmente (tra produzione e distribuzione)14 milioni di posti di lavoro in Europa e, in Italia, la sola distribuzione rappresenta il 2,8% del PIL. Numeri che rendono evidenti le ricadute dell'emergenza sanitaria in corso, in particolare dovute al fermo non solo del settore, ma di larghissima parte del sistema economico italiano - e non solo. Il Corriere della Sera di oggi, 30 marzo 2020, propone nella sua pagina Motori una panoramica della situazione dando voce ai principali Dealer italiani e ad una approfondita intervista al presidente del Gruppo Autotorino Plinio Vanini, circa lo stato del settore, raccolta da Gianni Antoniella.

 

Vanini: "Allo Stato chiediamo supporto alla liquidità: è emergenza vera"

Le considerazioni di Plinio Vanini, presidente del Gruppo Autotorino (che si sviluppa su una rete di 52 filiali nel Nord Italia ed occupa oltre 1650 collaboratori), toccano due aspetti: gli elementi di intervento auspicati da parte del Governo sulla congiuntura in favore delle concessionarie italiane ed una nuova prospettiva strutturale per il settore. Per affrontare l'emergenza il punto di partenza è il documento elaborato da Federauto e inoltrato al Governo nei giorni scorsi, in cui si chiedono interventi mirati in integrazione al Decreto Cura Italia. Così dichiara a il Corriere Motori il presidente Vanini: "Abbiamo bisogno che lo Stato ci appoggi per mantenere liquidità nelle nostre Aziende: è emergenza vera. Noi abbiamo chiuso i nostri punti vendita subito,  al primo allarme, perché ci sta a cuore la salute dei collaboratori e dei clienti. Ora dobbiamo resistere e chiediamo solo che la mano pubblica ci aiuti in questo. Poi, quando la vita ricomincerà, sarà necessario ripensare e rivalutare la situazione. Ragionare adesso con un metro 'ante-coronavirus' ci metterebbe sulla traiettoria sbagliata".

 

Per la ripartenza un nuovo patto tra costruttori e concessionari

Uno sguardo, quindi, va allo scenario della ripartenza anche se, ammette sempre Plinio Vanini,  "mancano strumenti per capire come sarà il futuro".  Una revisione del modello sarà comunque necessaria al settore:"questa crisi si sovrappone ad un mercato che già soffriva e contraeva i guadagni.  Ora non sarebbe male se Case e noi concessionari facessimo il punto su un mercato destinato a divenire ancor più complicato e che, soprattutto non è grande quanto i costruttori credono che sia. La lezione della crisi del 2008 sembra non essere stata capita e non c'è stato cambio di politica industriale da parte delle Case. Ora la cura sarà ancor più dolorosa" - conclude il presidente Vanini. L'intervista completa a pagina 44 de Il Corriere della Sera in edicola oggi, lunedì 30 marzo 2020.

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