10.01.2024

Tornano gli ecobonus per auto benzina e diesel a basse emissioni, oltre che per auto ibride ed elettriche

Tempo di lettura: 2 minuti
RICHIEDI INFORMAZIONI
Tornano gli ecobonus per auto benzina e diesel a basse emissioni, oltre che per auto ibride ed elettriche

La tua nuova auto con i vantaggi degli ecobonus nazionali? Ora puoi, anche se stai scegliendo un’auto benzina o diesel a minori emissioni. È questa la prima, buona notizia che porta l’anno nuovo, perché tornano disponibili da gennaio 2024 i fondi per tutte le categorie già previste dagli ecoincentivi 2023, suddivise per classi di emissioni: 0-20 g CO2/Km (elettriche), 21-60 g CO2/Km (plug-in e alcune ibride) e 61-135 g CO2/Km (benzina, diesel, full-hybrid e mild-hybrid).

Di grande interesse soprattutto la fascia dedicata alle vetture ad alimentazione benzina o diesel con emissioni fino a 135 g CO2/Km (previa rottamazione di un veicolo Euro 4 o precedente): è destinata ad essere la prima ad esaurirsi in poche settimane, come avvenne lo scorso anno.

Meglio non aspettare, quindi. Se vuoi avere più informazioni sui vantaggi degli ecobonus a cui potresti accedere richiedi maggiori informazioni tramite il modulo sottostante oppure richiedi subito un appuntamento con il tuo consulente Autotorino dedicato presso la filiale più vicina e valuta già oggi stesso un preventivo con gli incentivi auto 2024.

Visto l’andamento dello scorso anno, molto richiesti saranno anche gli ecoincentivi per le vetture con emissioni comprese nella fascia di mezzo (21-60 g CO2/Km), in cui rientrano alcune motorizzazioni ibrido-elettriche ‘full hybrid’ (che non richiedono ricarica esterna) e quelle ‘plug-in’.

La disponibilità di ecobonus per le vetture 100% elettriche sarà invece la più consistente e meno rapida a consumarsi, anche se il trend di crescita di questo segmento (+34,5% nel 2023) fa prevedere un aumento della domanda su questo specifico fondo di contributi.

Continua a seguire le nostre news e i nostri canali social per rimanere aggiornato su tutte le novità che, nei prossimi mesi, potrebbero riguardare gli ecobonus nazionali.

 

Condividi su: