28.11.2025

Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026: Autotorino main sponsor dell’opera I Giochi di Orobea

Tempo di lettura: 4 minuti
Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026: Autotorino main sponsor dell’opera I Giochi di Orobea

Non solo adrenalina sulla neve o sul ghiaccio. L’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 coinvolge la comunità in un progetto aperto e partecipato, per valorizzare le eccellenze culturali e artistiche del nostro Paese nel segno delle Olimpiadi e Paralimpiadi. Nel suo calendario di iniziative entrano anche “I Giochi di Orobea”, inedita opera lirica dedicata ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026. Un progetto nato in Valtellina e sostenuto da Autotorino in qualità di main sponsor, in cui si fondono arte, territorio e uno sguardo aperto sulla diversità, raccontata come forza e possibilità.

I Giochi di Orobea portano sul palco emozioni, talenti giovani e una visione che parla anche a noi: il coraggio di cambiare, di includere, di crescere insieme. Un modo diverso di vivere l’avvicinamento alle Olimpiadi, attraverso la musica e storie che sanno farci vedere le cose da un’altra prospettiva.

La ‘prima’ assoluta de I Giochi di Orobea si terrà al Teatro Sociale di Sondrio sabato 6 dicembre 2025 alle ore 20.00. Qui maggiori info e biglietteria. Seguirà una seconda rappresentazione a Milano il 4 febbraio 2026, al Teatro Lirico Giorgio Gaber.

Per il suo alto valore, ‘I Giochi di Orobea’ è entrato, a pieno diritto, nel programma ufficiale dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.

Locandina i Giochi di Orobea

Alla scoperta de I Giochi di Orobea

“I nostri Giochi Olimpici avranno, come accaduto per l’apertura del canale di Suez, per cui fu commissionata ‘Aida’, la loro opera. Una produzione con un’Orchestra lombarda, giovane, e che racconterà i nostri territori, da Milano alla Valtellina, con le loro bellezze e storie da scoprire e conoscere” – ha sottolineato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana

“Autotorino ha sposato con convinzione il progetto dell’opera Orobea, perché in questa vediamo un concreto esempio di legacy dei Giochi Invernali 2026. È un’opera che celebra e rinnova l’immedesimazione negli elementi identitari della Lombardia ed in particolare delle montagne di Valtellina, dove la nostra azienda è nata e mantiene salde radici: Orobea incarna valori profondi nei quali ci siamo immediatamente rispecchiati e che crediamo possano essere d’ispirazione per i nostri contemporanei. Un’importante eredità culturale di Milano-Cortina 2026 che, per di più, diverrà patrimonio comune ben 2 mesi prima dell’accensione del braciere olimpico” – sottolinea Stefano Martinalli, direttore generale di Autotorino.

“Vogliamo – ha affermato il direttore artistico Lorenzo Passerini – un’opera che emozioni, che parli alle nuove generazioni, e che racconti come la musica e lo sport condividano la stessa energia vitale: unire, superare, rinascere”.

Alla scoperta dei Giochi di Orobea

L’opera nasce dall’idea dell’Orchestra Antonio Vivaldi, realtà orchestrale operante dal 2011 in Valtellina e Lombardia e del suo direttore artistico Maestro Lorenzo Passerini, con la volontà di celebrare i Giochi Olimpici del 2026; rappresenta una storia di divisione, sacrificio e redenzione, fino a coinvolgere sotto il segno della pace e dello sport tutta l’umanità.

I cinque “campioni” dell’opera rappresentano caratteristiche oggetto di discriminazione: età, genere, orientamento sessuale, etnia, religione, disabilità. Orobea esalta le diversità, il talento, l’energia e l’empatia. È un’opera autentica del presente, originale, pensata per connettersi spontaneamente con le nuove generazioni.

L’Intelligenza Emotiva è una forte componente su cui è stata costruita, è pertanto capace di coinvolgere il pubblico in un ampio raggio emozionale.

Lo stile musicale dell’opera oscilla tra il pop, lirico, musical, etnico/popolare, recitato, che la rende adatta a dialogare con la comunità in tutte le sue sfumature.

Orobea si svolge in un clima invernale, dando risalto a un’architettura che fa dialogare costruzioni di gotico lombardo a strutture moderne. Alcuni monumenti (tra cui il Duomo di Milano) vengono integrati nella scenografia e, in generale, il clima urbano si fonde con quello montano e naturalistico, con piazze innevate e atmosfere a tratti fiabesche. La piazza principale è chiamata Piazza U-Mood (abbreviazione inglese per “Il tuo stato d’animo”) che è in realtà l’anagramma di Piazza Duomo.

Il territorio offre due personaggi chiave dell’opera, l’Homo Salvadego, protettore del bosco, simbolo della cultura contadina valtellinese e alpina, personaggio schivo, rude ma positivo e l’Arlecchino bergamasco, qui presentato nella sua figura originaria di nome Herla, il demone sotterraneo, spiritello burlone e sinistro.

La neve ha un ruolo fondamentale e rappresenta la sostanza primaria dell’opera, su cui sono incentrate le tre prove presenti nella trama di Orobea. Altro fattore che delinea una forte corrispondenza con la regione sono le parti corali che offrono un colore sonoro “alpino” ancor prima che lirico.

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